Il momento dell’ambientamento è molto delicato perché comporta per il bambino una separazione dai genitori e l’ingresso in un nuovo ambiente.
Il genitore che accompagnerà il figlio al nido è chiamato a restare per alcuni giorni con lui per aiutarlo in questo momento importante. Prima dell’ambientamento verranno effettuati dei colloqui individuali tra i genitori e il personale del nido, al fine di approfondire la conoscenza reciproca e ricevere maggiori informazioni sulle abitudini del bambino.
L’inizio della scuola coincide con un nuovo percorso, con la partenza per un viaggio in cui camminano insieme bambini, genitori, insegnanti, assistenti e collaboratori scolastici.
L’accoglienza è un momento privilegiato per stabilire nuove modalità di conoscenza, di convivenza e di collaborazione per tutti: tra bambini e adulti, tra bambini e bambini e tra adulti e adulti.
Nell’accoglienza si intrecciano tante storie individuali: la storia dei bambini, che sanno sempre trovare risorse ai cambiamenti che la scuola propone e sperimentano sempre nuove modalità di relazionarsi con adulti e compagni diversi; la storia delle famiglie che, pur diverse per provenienza, cultura e abitudini di vita, si ritrovano a condividere gli stessi desideri, speranze, dubbi e timori per i loro figli; la storia delle insegnanti che, nel rispetto delle differenze individuali, condividono principi educativi per tradurre l’accoglienza in conoscenza reciproca, attuando una valorizzazione delle risorse individuali. A loro il compito di progettare l’itinerario del viaggio, affinché quello che si intravede a scuola sia un bellissimo “viaggio organizzato”.
Un percorso organizzato si traduce in un progetto e si sviluppa attraverso la scelta di obiettivi, strategie e attività che non si esauriscono nel primo mese di scuola, ma che proseguiranno in un tempo e spazio che rispetti i tempi e i ritmi dei bambini.
Una metodologia “accogliente” crea un legame tra ciò che il bambino porta con se come potenzialità, abilità, conoscenze, desideri, bisogni e le esperienze che la scuola intende promuovere, per questo rappresenterà lo sfondo che delinea un particolare stile relazionale ed educativo per tutto l’anno scolastico.
Una modalità accogliente richiede una particolare attenzione all’ambiente scolastico affinché risulti rassicurante e stimolante, prevede modalità giocose e gioiose e, per coinvolgere i bambini, necessita di un contesto che rispetti il bambino nella sua originalità e unicità, nei suoi bisogni, desideri, attese.
Un contesto dove rispettare i genitori nel loro bisogno di sicurezze e conoscenze: per questo la scuola crea occasioni di incontro con loro, prima dell’ingresso del loro bambino a scuola.
Il contesto accogliente che intendiamo creare, prevede tempi flessibili che permettano di realizzare un autentico e profondo ascolto dei bambini, prestando attenzione a tutti i loro canali espressivi. L’ascolto consente a bambini, genitori ed insegnanti di trovare una positiva dimensione affettiva ed emotiva che trasformi le esperienze in apprendimenti.
L’accoglienza diventa così uno scambio di profonda fiducia e dialogo affinché nella nostra scuola il viaggio di ciascun bambino sia significativo.